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Considerazioni sulla prematura scomparsa di alcuni grandi cantautori italiani, e alcuni stranieri.

Considerazioni sui gravi danni alla salute provocati dal fumo di sigarette.

Trentatré anni in servizio nelle Ferrovie italiane, dalle locomotive a vapore a quelle elettroniche.

Un racconto surreale, incredibile, dal finale inquietante, con dei risvolti che riguardano anagogicamente il soprannaturale e l'aldilà. La descrizione delle vicende vissute dalle "due amiche" e dai personaggi secondari del racconto, è di una drammaticità assoluta, unica e sconvolgente. Una storia da plot cinematografico. Presenti alcune frasi in dialetto siciliano.

La tradizionale confezione delle panelle nella borgata palermitana di Brancaccio da parte ru 'zzu Pippinu u' panillaru.

PROGETTO PER UN RECITAL DI POESIA SULLA DIVINA COMMEDIA di Dante Alighieri, dal titolo "MILLE VERSI DELLA DIVINA COMMEDIA RECITATI A MEMORIA. Il progetto, che si può benissimo considerare anche un breve saggio su Dante e le sue opere, contiene, allo stato potenziale e molto dettagliatamente, tutte le fasi per una rappresentazione del Recital in teatro, o, sempre con la presenza del pubblico, in una qualsiasi altra sede adatta allo scopo.

“Brutte poesie”
“La poesia, una poesia non è mai qualcosa di effimero o di fine a sé stesso, né il voler dimostrare, da parte del poeta, quanto egli partecipi, sia testimone e interprete dello spirito del suo tempo. Una poesia, la Poesia è invece l’espressione di cosa è l’animo umano in certe circostanze della sua esistenza. L’espressione (più o meno felice) dell’anima di chi quella poesia abbia scritto: delle sue aspirazioni, dei suoi pensieri, le sue angosce, i suoi desideri, i suoi dolori, i suoi amori, le sue idee, i suoi sentimenti”.
E ”la poesia non è morta”, come oggi, purtroppo, viene da più parti inopportunamente e avventatamente sostenuto;
”la poesia è immortale come l’amore, e come la libertà, come le sorgenti eterne alle quali si ispira: la poesia è uno dei gioielli della creatività umana”.

Ritornando a Franz Kafka, la mia congettura (ipotesi basata su dati aleatori e generici), quella di ritenere “poco credibili” - o quantomeno esagerati - i difetti che Franz attribuiva al padre, potrebbe essere avvalorata e confermata dal fatto che la Lettera al padre, egli non la inviò mai, non la fece mai pervenire al genitore, forse perché (rileggendola) la considerò, a mio parere, sbagliata, ingiusta ed eccessiva, e, probabilmente, perché soffriva di un complesso di Edipo “non risolto”. I miei dubbi, però, non nascono solo per queste considerazioni: a far molto dubitare del fatto che il padre fosse veramente cattivo, odioso e intrattabile vi sono ed esistono anche altri motivi.

La poesia IOLANDA (sonetto irregolare)
è dedicata alla prof.ssa Iolanda Bullara
di Bivona (AG), donna unica, vera, dalla
fortissima personalità e dalle elevatissime
doti morali, umane e intellettuali;
ciò che Lei fa, disinteressatamente,
per gli altri è semplicemente immenso,
meraviglioso, indescrivibile.